Sistemi

“E’ un bel discorrere di sistemi politico sociali. Di scelta tra liberismo e socialdemocrazie. Ma bisognerebbe ammettere alla discussione solo i sistemi che si ispirano al principio di coerenza. I sistemi anglosassoni chiedono poche tasse ed offrono servizi pubblici al minimo necessario. Le socialdemocrazie europee e scandinave si basano sul principio che tasse elevate finanziano una robusta dose di prestazioni sociali. In tutte queste società vi è un principio condiviso dalla maggioranza della popolazione sulla scelta fondamentale: più Stato o più Mercato. Poi ci sono paesi come l’Italia, che tassano tanto (ma solo alcuni), che spendono tanto per produrre un bene pubblico scarso e malandato. C’è tanta evasione fiscale quanto tante sono le lamentele sul fisco. Ci si lamenta dallo Stato quando non c’è per criticarlo quando c’è. Ci si lagna degli sprechi ma si perdonano i politici che sprecano, che rimangono dove sono. L’individualismo è la vera religione della penisola ma si chiede ad alta voce la solidarietà, di solito per se stessi. Ce ne sono pochi di paesi così: con la testa nella socialdemocrazia ed il culo nel libero mercato.”

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