Cambio indirizzo

Il blog ha cambiato indirizzo:

www.jonkind.com

Accorrete numerosi

Ma Riscaldaci questi…

Loro (Sky n.d.r.) hanno tanti canali di nicchia con prodotti principalmente acquistati, professionali ma freddi, preconfezionati. Noi investiamo oltre un miliardo di euro ogni anno in contenuti italiani e offriamo gratuitamente una tv calda, fatta con i talenti più forti: riusciamo ad aggregare i migliori conduttori, autori e produttori. E regaliamo al pubblico il grande intrattenimento, fiction di alta qualità, informazione. E poi film e telefilm da tutto il mondo. Siamo in concorrenza con Sky, ma la loro è un’offerta complementare alla nostra. Tanto è vero che anche chi paga la pay via satellite guarda soprattutto le nostre reti gratuite.” (Piersilvio Berlusconi)

Cattivik (battute censurate a me stesso)

Il primo tedesco contro l’eutanasia.

Una contribuente in meno, delle suore sulla strada

Chi ama così tanto la vita degli altri, forse non è convinto della sua

Ne con lo Stato, ne con le Brigate Ratzinger

8 per mille: è il quoziente di umanità

Fascisti! Nazisti! (no, nazisti no, quelli non avrebbero avuto un dubbio…)

He didn’t get the Act and he didn’t get the Woman

Mi chiamo Emilio: month 4 (-3,9%)

emilio-28Dopo le divagazioni calcistiche (il caso Kakà – Manchester City) e quelle istituzionali (lo scontro con Napolitano per il caso di Eluana Englaro), per il Premier Silvio Berlusconi tornano le preoccupazioni sul fronte economico. L’economia va sempre peggio tanto che la Confindustria si dimostra persino più pessimista del Governo sulla crescita del PIL 2009 (-2,5% rispetto al -2% pronosticato dal Governo in linea con l’FMI).

Il dato più preoccupante è il crollo della produzione industriale, trascinata all’ingiù dalla Caporetto della FIAT  (-16,88% nell’ultimo mese): l’azienda più sotto pressione come tutto il mercato automobilistico mondiale.

Ma non va certo meglio ai campioni industriali del Primo Ministro: l’ENI (-0,23%)  soffre la riduzione degli investimenti sui grandi progetti internazionali, come il rallentamento degli investimenti da parte del partner Gazprom nella costruzione di pipeline distributive dall’Est al Centro Europa. ENI brucia in pochi giorni tutto il guadagno della prima parte di Febbraio. ENEL tiene (+2,90%), nonostante l’esborso di denaro richiesto per completare le acquisizioni in Spagna ed il dato sulla produzione elettrica, il più basso dal 1974 a causa della chiusura di molti impianti industriali. Ma il vero tracollo è quello di MEDIASET (-11,73%) che accusa il forte calo della pubblicità di fine 2008, con tassi di decrescita tra il 15 ed il 20% con punte ancora maggiori in Spagna dove la filiale Telecinco è al limite della bancarotta.

Va decisamente meglio alle regine tecnologiche ad alto price/earning: APPLE, GOOGLE e AMAZON volano (+16%) grazie al predominio dei loro mercati di riferimento ed alla mancanza di debiti, pur in un contesto di debolezza dei consumi americani.

 Portafoglio Berlusconi: ENI, ENEL, MEDIASET (giudizio buy, secondo il Premier)

Valore di carico al 08.10.08: 120.000 EUR.

Valore di chiusura al 11.02.09: 115.410 EUR (-3,9%)

Obiettivo al 10.10.10: 240.000 EUR (18/24 mesi il tempo necessario per raddoppiare il capitale, secondo la previsione di Berlusconi

Rendimento alternativo “Italian Underdogs” (blue chips non consigliate da Berlusconi TELECOM ITALIA, GENERALI, LUXOTTICA, FIAT): 100.290 EUR (-16,5%)

Rendimento alternativo “Plus 20″ (azioni sconsigliate da Berlusconi APPLE, GOOGLE, AMAZON):   184.110 USD (+22,7%)

Emilio Mood :-|

Tassista 1 e Tassista 2

(ore 13.26 Roma termini, piazzola taxi)

“Giorno”

“…..”

(il tassista parte per la destinazione, alcuni minuti di silenzio, il passeggero nota un cartello sul retro del sedile di guida)

“Senta, vedo questo messaggio qui…, 2 euro di supplemento per tutte le partenze ed arrivi in Stazione…, ma…è vero?”

“Certo che è vero, dotto’…”

“Ma da quando? Vengo spesso a Roma e non lo sapevo”

“Eh, mo’…è’n pezzo che c’è ‘sta circolare” (n.d.r. infatti c’è il numero di una circolare scritta sotto il messaggio)

“Ah…boh, guardi è strano, è 4 anni che vengo a Roma e non ho mai pagato di più prendendo il taxi da Termini”

“Che vojo dì…è una legge nuova, ‘na legge…per far star più taxi in stazione” Leggi il seguito di questo post »

Astrologia

Ma perché, deboli umani, vi accanite ad inseguire gli oroscopi del giorno? Credete davvero che i pianeti si interessino a voi? Suvvia, non siamo mica nell’Iliade…contrariarmente a quanto pensate gli astri non si curano certo di manipolare i vostri destini: che gli frega? Vi hanno plasmato alla nascita, è vero, forgiati di ferro o gomma a seconda del capriccio geometrico ma loro sono figli della debosciata cosmogonia babilonese e non della foia greca per la tragedia. Sono come genitori irresponsabili, che vi abbandonano alla nascita. Le loro influenze sono pallide e lontane, richiamate in vita solo dalla disperazione e solitudine cosmica di chi li invoca. I pianeti se ne fottono del vostro destino, cari amici, loro, gli astri, placidi naviganti nell’assenza di gravità della galassia. Al limite, se insistete, vi diranno se domani, uscendo, vi servirà l’ombrello.

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Auschwitz

auschwitz

E’ difficile, dopo 64 anni, parlare ancora di Auschwitz. Tanto tempo è passato. Oppure troppo poco. 

Ancora oggi non è scontato suggerire un viaggio direttamente sul posto pretendendo che sia educativo; consigliare (tra gli altri) la lettura del saggio monumentale di Raul Hillberg o la visione (tra gli altri) dello straziante documentario di Claude Lanzmann. Sperando che dicano tutto sull’argomento.

Filosofare sull’unicità del campo di sterminio?

Dal 1942 al 1944, in un angolo sud-occidentale della Polonia, in un’area di soli 175 ettari (equivalenti all’area dell’ippodromo a San Siro) vennero uccise con il gas tossico e poi cremate più di un milione e centomila persone, l’equivalente della popolazione metropolitana di Milano. Di Auschwitz si è detto che è l’asssassinio per eccellenza, il crimine più alto al quale riferirsi, in maniera permanente, come categoria metafisica del delitto. Per qualcun’altro si è trattato di un genocidio che può essere storicamente incasellato, con dinamiche politico-sociali identificabili:  ce ne sono stati e ce ne saranno altri, diversi solamente per la dimensione e la ciclicità della Storia. Leggi il seguito di questo post »

Non è un cattivo ragazzo/special edition

berlusconi1…è solo che porta sfiga.

La UE vede al ribasso il tasso di crescita PIL per l’Italia al -2,0% nel 2009 (anche se per il Premier, intervistato sulla questione, non è un dramma).

Il tasso di crescita medio del PIL reale dei governi Berlusconi passa così al 0,48% annuo dal precedente 0,71%.

Tasso di crescita annuo del PIL  in Italia dal 1981 ad oggi:

Media Governi non-Berlusconi: +1,97%

Media Governi Berlusconi (incluse previsioni fino al 2010): +0,48%

(Fonte: Fondo Monetario Internazionale e UE: anni Berlusconiani considerati: 1994, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, 2009, 2010)

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Emilio (financial hero): month 3 (- 3,9%)

emilio-28Il Milan e Berlusconi sono tentati dall’offerta del Manchester City per la stella brasiliana Kakà: 110 milioni per il cartellino del giocatore oltre al risparmio di altre decine di milioni all’anno per lo stipendio del Pallone d’Oro.

Il nostro eroe, Emilio, guardando l’intervista in video di Berlusconi sull’argomento (”difficile trattenere il giocatore, altrimenti bisognerebbe alzare gli stipendi di tutti” ) si chiede se l’improvvisa tirchierìa del Premier abbia qualcosa a che fare con la salute della sua macchina da utili: Mediaset.

L’azienda, leader nella pubblicità televisiva, vede un “momento difficile, visibilità zero sui ricavi per il 2009” secondo le dichiarazioni del direttore generale di Publitalia. Ed il titolo a Piazza Affari torna sotto i 4 euro. Le aspettative degli analisti vedono un utile in calo a 474 milioni per il 2008 (da 506 nel 2007). Considerando che la famiglia Berlusconi possiede circa il 35% dell’azienda si capisce che la cessione di Kakà valga più o meno un anno di utili Mediaset per la famiglia di Arcore.

Ah, ricordiamo…Il fondo di investimento di Abu Dhabi, fondato dal padre ed ora gestito dal fratello dello sceicco-proprietario del Manchester City, possiede una quota del 2% di Mediaset oltre ad una grossa partecipazione nella banca inglese Barclays, anch’essa socia di Mediaset al 5%.

Tutto torna adesso, Emilio? Ora che sei socio Mediaset anche tu?

 Portafoglio Berlusconi: ENI, ENEL, MEDIASET (giudizio buy, secondo il Premier)

Valore di carico al 08.10.08: 120.000 EUR.

Valore di chiusura al 16.01.09: 115.400 EUR (-3,9%)

Obiettivo al 10.10.10: 240.000 EUR (18/24 mesi il tempo necessario per raddoppiare il capitale, secondo la previsione di Berlusconi

Rendimento alternativo “Italian Underdogs” (blue chips non consigliate da Berlusconi TELECOM ITALIA, GENERALI, LUXOTTICA, FIAT): 105.570 EUR (-12,1%)

Rendimento alternativo “Plus 20″ (azioni sconsigliate da Berlusconi APPLE, GOOGLE, AMAZON):   152.210 USD (+1,47%)

Emilio Mood :-?

L’immodestia dell’uomo di genio

PRESENTAZIONE CARTA ACQUISTI

Genio di qua, colto di là…

Il Ministro Tremonti non fa che stupire il mondo con i suoi concetti, i suoi neologismi, le sue idee rivoluzionarie…

Dopo l’incoronazione plateale di Berlusconi, qualche giorno fa, che lo ha classificato senza mezzi termini come un genio, ci si è messo anche l’ex premier britannico Tony Blair, che in occasione di un vertice europeo ha definito Giulio da Sondrio come il “ministro più colto d’Europa” (certo a guardare gli altri ministri italiani…).

E’ normale, d’altronde, che certa cortigianerìa europea e certi statisti in evidente deficit culturale sbrodolino giuggiole riflettendo sulle teorie millenaristiche di Tremonti sul tramonto del mercato e sulla auspicata dissepoltura della civiltà contadina. Che rimangano incantati dalle monodosi in latinorum sapientemente spacciate, nonchè estasiati dalla centesima versione della Bretton Woods prossima ventura, della riedizione del Gold Standard senza il Gold.

Di certo il Genietto di Sondrio (come lo chiama Dagospia) del genio possiede  la postùra, l’andatùra, l’allure rimirata narcisisticamente nello specchio.

Noi ci limitiamo al monito del celebre aforisma di Ennio Flaiano:

“la cosa peggiore che può capitare ad un genio è di essere riconosciuto”

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